Due giorni per la pace e la fine ostilità sull’Ucraina

Tre giorni intensi e all’insegna di due scopi precisi: incontrare il presidente Joe Biden e intavolare con lui un discorso sui possibili sentieri da percorrere per garantire il prima possibile il ritorno alla pace e la cessazione delle ostilità della Russia sull’Ucraina.

Dal 17 al 19 luglio , su incarico di papa Francesco, il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, si è recato negli Stati Uniti. Il primus inter pares della Conferenza dei vescovi è arrivato la sera del 17 luglio alla nunziatura apostolica e qui si è intrattenuto in colloquio con monsignor Timothy Broglio, presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici. Una delegazione vaticana ha poi incontrato alcuni esponenti della Commissione sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa del governo degli Stati Uniti.

Zuppi ha poi proseguito la sua visita incontrando il presidente degli Stati Uniti Biden “al quale- riferisce una nota della Cei- ha consegnato una nota del Santo Padre sottolineando il dolore del Papa per la sofferenza causata dalla guerra”. Un incontro che, riferisce sempre la Cei, è stato caratterizzato da un clima di “cordialità e ascolto reciproco”.

Dal primo inquilino della Casa Bianca è giunta l’assicurazione della disponibilità a “sostenere iniziative in ambito umanitario, particolarmente per i bambini e le persone più fragili, sia per dare risposta a tale urgenza che per favorire percorsi di pace”.

La missione del cardinale Zuppi e dei suoi collaboratori si è concluda con il Senate Prayer Breakfast del 19 luglio che si è svolto nella sede del Congresso. In essa l’arcivescovo di Bologna ha informato i presenti “sugli incontri avuti durante le varie tappe della sua missione di pace”. Apprezzamenti sono stati espressi per gli sforzi che la Santa Sede sta svolgendo senza sosta per riaffermare la pace in ogni angolo del mondo.

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